App Immuni tra bufale e realtà

L’App Immuni è una nuova applicazione che, nemmeno il tempo di essere pubblicata, è stata oggetto di pesantissime critiche molte delle quali basate su bufale. Vediamo quindi di far luce sulla realtà dei fatti.

Cosa è l’App Immuni?

Immuni è un’applicazione, disponibile per Android ed iOS, di tracciamento contatti al fine di contenere il contagio per coronavirus in Italia. E’ stata sviluppata dalla società Bending Spoons ed il suo download non è obbligatorio ed è gratuito.

Come funziona l’App Immuni?

Il funzionamento dell’App Immuni, a differenza di quanto è stato diffuso tramite fake news, è molto semplice.
Una volta installata, l’applicazione genererà un codice casuale non collegato ad alcuna informazione sia essa di tipo personale che legata al dispositivo. Lo stesso codice sarà inoltre generato diverse volte ogni ora al fine di massimizzare la propria privacy.

Il sistema, sfruttando la tecnologia a basso consumo Bluetooth Low Energy e rilevando la vicinanza di altri dispositivi sui quali è installata la medesima App, avvierà uno scambio dei rispettivi codici. In tal modo, su ciascun applicativo, sarà tenuta traccia del contatto senza poter risalire ad alcun tipo di informazione come identità, luogo, orario o altro.

Nel caso un utente dovesse risultare positivo al contagio può liberamente scegliere se condividere o meno i propri codici casuali. Per farlo dovrà comunicare all’operatore sanitario un codice, anche questo casuale, che sarà inserito in un’apposita piattaforma e servirà come verifica dell’effettivo avvenuto contagio. Terminato questo processo il sistema non farà altro che inviare i propri codici che l’app ha trasmesso nei giorni precedenti ad un server decentralizzato. Immuni controlla periodicamente i codici presenti sul server con quelli salvati sul dispositivo e, laddove due o più codici corrispondano, provvederà ad avvisare l’utente tramite notifica ed offrendo informazioni su cosa fare.

Fake news sull’App Immuni

  • L’App accede alle informazioni personali
    A differenza di quanto avviene con app di uso comune, quali ad esempio Facebook, Google, Whatsapp, Instagram o Twitter, Immuni non ha accesso ad alcun tipo di dato, sia esso sensibile o meno.
  • L’App memorizza gli spostamenti
    Il sistema basa il proprio funzionamento sul Bluetooth e non sul GPS, pertanto non ha possibilità di avere accesso ad alcun dato relativo alla posizione fisica del dispositivo.
  • L’App invia informazioni ad un server
    Immuni conserva tutti i codici delle app con le quali è venuta in contatto all’interno della memoria dello smartphone. Gli unici dati che invia sono i codici generati automaticamente solo nel caso in cui l’utente, dopo essere stato accertato come positivo al covid-19, avvii autonomamente la procedura.
    Questo vuol dire che il server altro non è che un contenuto di codici. Sarà poi ogni singolo dispositivo a verificare se ha avuto un contatto con uno di questi codici.
  • L’App Immuni scarica velocemente la batteria
    La tecnologia Bluetooth Low Energy utilizza un bassissimo consumo di energia che nel quotidiano utilizzo è decisamente impercettibile.

Codice Sorgente dell’App Immuni

Il codice sorgente dell’App Immuni è stato pubblicato sulla piattaforma Github ed è accessibile a chiunque voglia verificarne il funzionamento.

A fronte di quanto finora chiarito è chiaro che chi, ancora oggi, si mostra riluttante nello scaricare quest’app o non ne conosce il funzionamento o è totalmente in cattiva fede. Ad oggi l’App Immuni è certamente una delle app con il più alto indice di tutela della privacy. Sfido chiunque a dimostrare il contrario.


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