Le fake news sono uno dei peggiori sistemi che consentono, ad un criminale informatico ma non solo, di impossessarsi di informazioni sensibili o di manipolare le azioni degli utenti.
Cosa sono le Fake News?
Le fake news sono notizie che non contengono alcuna informazione veritiera o che, consapevolmente, tendono a fondere insieme verità con inesattezze. Grazie alla scarsa capacità nel riconoscerle ed all’utilizzo poco attento dei social network, tendono a diventare virali sfruttando i meccaniscmi dell’influenzamento sociale.
Perchè le Fake News si diffondono rapidamente?
I principali fattori per i quali un individuo è capace di influenzare scelte ed opinioni si basa essenzialmente su due fattori: autorevolezza e interesse. L’autorevolezza è un valore rapportato al grado di conoscenza di una determinata materia e dovrebbe essere supportato da dati oggettivi quali: qualifiche, esperienze professionali, partecipazioni a eventi di settore e così via mentre l’interesse può essere riassunto come la capacità di attirare l’attenzione.
Purtroppo oggi invece i precedenti sistemi vengono manipolati al fine di attirare le proprie vittime nel tranello della disinformazione, un percorso tanto semplice quanto efficace. In pratica l’interesse viene indotto utilizzando frasi ad effetto che possono far leva su paure, preoccupazioni o urgenze mentre l’autorevolezza non si basa su elementi oggettivi quanto su attribuzioni soggettive: autocelebrazioni, recensioni di utenti, pseudocertificazioni. E così assistiamo a scrittori e cantanti che diventano più autorevoli di ingegneri, geologi o medici.
Il bias cognitivo
Il bias cognitivo è una deviazione della razionalità, una tendenza a creare una realtà basandosi sulle pochissime, e spesso erronee, informazioni in proprio possesso tenute insieme da un filo conduttore che non sempre segue una logica. Per avere una prova vivente di tale fenomeno basti pensare al movimento no-vax all’interno del quale troviamo persone convinte che il vaccino sia creato da feti abortiti, che al suo interno siano presenti microchip per spiare le persone o ancora che tutto sia frutto di un enorme esperimento.
Esistono varie forme di bias cognitivi ma, certamente quelli più interessanti per i cyber criminali sono:
- Bias di ancoraggio – un principio secondo il quale gli individui tendono a prendere delle decisioni basandosi sulle prime informazioni trovate.
- Bias di conferma – gli individui tendono a dare autorevolezza alle informazioni che tendono a confermare le proprie convinzioni, poco importa da quale fonte arrivino. Tale fenomeno è alla base della popolarità di portali di disinformazione quali Byoblu o VoxNews.
- Bias dei dettagli seduttivi – se un argomento viene supportato con dettagli veritieri, non necessariamente correlati, questo acquisisce automaticamente autorevolezza.
- Bias del successo – gli utenti tendono ad accodarsi alle opinioni di chi sta avendo successo tra la propria cerchia.
L’informazione e i social media
L’informazione e i social media rappresentano un ulteriore problematica nella diffusione delle notizie false. Oltre ai bias cognitivi oggi c’è la pessima abitudine di non approfondire mai un concetto o una notizia, ma ci si ferma a quella che è l’affermazione o il titolo. Ci si ritrova così sommersi da articoli giornalistici condivisi a causa del titolo sensazionale ma che, spesso, riportano tutt’altra informazione.
Fake news e sicurezza informatica
Fake news e sicurezza informatica sono sempre state legate tra loro perchè utilizzate a scopi fraudolenti. Le fake news sono utilizzate dagli hacker per compiere truffe, rubare informazioni sensibili o per compiere furti d’identità.
Negli anni passati, e ancora oggi, esistono ancora false notizie sull’impossibilità di prendere virus su dispositivi Apple. Questo ha fatto si che gli utenti che utilizzano macOS non siano provvisti di software antivirus, rendendo pertanto le loro informazioni accessibili a cyber criminali.
Come distinguere una Fake News
Esistono alcune semplici pratiche per distinguere le fake news da notizie reali e, per farlo, non è necessaria una laurea in ingegneria informatica o scienze della comunicazione, ma basta solo prestare attenzione.
- Esaminare la fonte – avere sempre idea dell’interlocutore, verificare se il dominio è una testata registrata o se il soggetto è un affermato professionista in materia.
- Verificare l’informazione – superare il titolo e approfondire nel dettaglio l’intero pensiero. Nel caso di una notizia sensazionalistica verificare se tale informazione è stata ripresa da altre fonti attendibili.
- Esigere dati a supporto – una teoria rimane un’ipotesi fino a quando questa non può essere dimostrata con dati oggettivi. Se su 100 persone che si lanciano nel vuoto se ne salva solo una, non è possibile affermare che l’uomo sappia volare.