
PrezzoFelice.it inganna gli utenti con Samsung Galaxy S4 ed iPhone 5, proponendo a prezzi stracciati due degli smartphone più costosi che, tuttavia, non risultano disponibili alla vendita. Risulta invece disponibile, allo stesso prezzo, il Samsung Galaxy S3, nelle versioni blu e bianco.

La proposta è resa incredibilmente accattivante non solo per i costi decisamente bassi per due dei tre device in vendita, ma soprattutto per il fatto che, se il telefonino desiderato è esaurito, sarà possibile acquistarlo al rinnovo della promozione, operazione che puntualmente arriva alle ore 01.00 AM.

Selezionando immediatamente il pulsante acquista subito, a pochi secondi dal rinnovo dell’offerta, incredibilmente il Samsung S4 e l’Apple iPhone 5 risultano indisponibili mentre è perennemente acquistabile il Galaxy S3 proposto ad un prezzo che rappresenta ormai la normalità su Internet.

Contando assolutamente sulla buona fede del sito, ho quindi inviato una mail allo staff chiedendo delucidazioni sulle modalità di vendita. Attraverso una email di risposta, il servizio di supporto clienti mi informa che, a causa del numero limitato di pezzi a prezzo scontato messi a disposizione dal proprio partner, i prodotti non sono più acquistabili perché terminati.
Nonostante questa precisazione però, alle ore 01.00 del giorno successivo alla comunicazione tramite posta elettronica, l’offerta viene nuovamente presentata senza alcuna modifica.

All’interno della pagina Facebook di PrezzoFelice, lo staff evita di informare l’utente dell’impossibilità di acquistare il Samsung Galaxy S IV che, stando a quanto riferito dagli stessi tramite comunicazione privata, risulta terminato.

Sempre attraverso la propria pagina Facebook, lo staff del sito PrezzoFelice.it consiglia all’utente di attendere il rinnovo dell’offerta per tentare di acquistare il melafonino, dispositivo non più disponibile.

Nonostante l’utente abbia posto un dubbio decisamente plausibile, probabilmente assai vicino alla realtà, il gruppo rassicura l’utente sulla veridicità dell’offerta. Quest’ultima è una comunicazione antecedente alla e-mail del supporto clienti, e pertanto non è possibile asserire con certezza la mancanza di buona fede.